domingo, 9 de marzo de 2014

... e l'Energia [ITA]

Spesso le persone si sentono a disagio quando si parla di “energía” in ambito terapeutico. Questo deriva dal fatto che per molto tempo quello che veniva all'attenzione del pubblico é stata la "perversione" del concetto di energia per responsabilità di alcune figure oscure che si presentavano come maghi o guru, conferendo alla parola un aspetto mistico e misterioso.
Con la nascita della fisica quantistica e il superamento dei confini della fisica classica, stiamo cominciando a renderci conto che il nostro universo "fisico" non è altro che energia sotto forma di differenti stati di vibrazione. Tutto è composto da "qualcosa", che siano molecole, atomi, particelle subatomiche, anche quello che si pensava fosse il "vuoto" dello spazio tra i pianeti, le stelle, le galassie, è in realtà pieno di di particelle, campi energetici, radiazioni: in sostanza tiene una energia che in parte è conosciuta e compresa, in parte ancora in fase di scoperta. Detto questo a livello pratico alcune persone hanno cominciato a pensare: se tutto è energia, come possiamo utilizzare questo concetto nel campo della salute?
Le scienze cominciarono a sviluppare differenti discipline come la chimica e la fisica, che stanno alla base della pratica medica. In psicologlia e nelle terapie alternative moderne si cominciò a pensare all'energia come "informazione".
Per cui quanto parliamo di campi elettromagnetici generati dai nostri organi, i chackra o l'energia universale, parliamo della stessa cosa: fonti di informazione.

Ricordiamo che la medicina tradizionale ha individuato tre grandi campi elettromagnetici nel corpo giusto in tre posizioni dei chackra della cultura ayurveda e orientale. Questi sono generati dall'attività bioelettrica del cervello, del cuore e dell'intestino, tutte e tre zone riccamente innervate da neuroni.
Il concetto dell'Universo come energia già è una eredità di culture del passato. La Medicina Tradizionale Cinese basa su questo concetto il suo diagnostico clinico.
Il problema fondamentale per cui questo genere di concetto viene visto male o comunque non viene utilizzato nelle scienze occidentali nasce da una mancanza di "traduzione" nel "nostro linguaggio" di questi concetti. Per questo motivo non ci rendiamo conto che per quanto rispondano a nomi diversi dai nostri, sono in realtà molto vicini alle tradizioni scientifiche ufficiali.
Per cui se parliamo del chackra del cuore come il punto di incontro di cielo e terra, energia e materia, pensieri e emozioni, è la stessa cosa che se diciamo nel senso comune quando pensiamo che il nostro cuore è l'origine dei sentimenti, o in psicofisiologia quando notiamo che ogni emozioni implica notevolmente il nostro cuore, o quando consideriamo nella medicina tradizionale che il cuore possiede dei suoi neuroni specifici che creano connessioni a livello nervoso con differenti stati della nostra attivazione fisiologica.

E' tempo di dimenticarsi delle nostre differenze e di gettare un ponte tra la psicologia tradizionale, la psicologia energetica e le tecniche di equilibrio e guarigione energetica affinché la gente si renda conto che dietro a molte incomprensioni stanno rigide leggi di mercato e di protezione di potere personale/economico, di clienti, di investimenti in ricerca etc...
Per quanto in effetti questi interessi più "materiali" siano importanti perché espressione di una necessità di sopravvivenza animale che ci spinge a cercare il potere e mantenerlo, allo stesso tempo allontana i terapeuti (tradizionali e alternativi) da una visione globale, olistica e integrale della persona.
In questa ottica è necessario tornare a tenere in considerazione la parte spirituale dell'essere umano, quella parte di noi che soddisfa il nostro desiderio di eternità, la nostra creatività e la nostra volontà di affrontare le sfide della vita perché è la manistezione del nostro mondo simbolico interno que ha lo stesso diritto del nostro mondo razionale di "parlarci" e apportare informazione (o "energia") alla nostra vita.
Dopotutto se escludessimo il nostro mondo spirituale è come se guardando un'isola non percepissimo il mare. Non vedremmo i limiti del nostro pensare e ci chiuderemmo in un assolutismo pericoloso. Anche perché un isolano che non vede il mare, esclude a priori una grandissima risorsa come la pesca e si troverebbe a nutrirsi di noci di cocco per tutta la vita.

Il mio obiettivo in tutto questo è di creare una visione tanto ampia di questi concetti che alla fine non sarà più necessario proteggere ciascuno il proprio ambito professionale, perchè tutti avranno la stessa importanza in un lavoro che tutti finalmente concepiremmo come "sistemico", interdisciplinare.
Questo compito non può essere "mio" o "tuo". Si tratta di un compito di tutti. Io cercherò di fare la mia parte.
D'altro canto si tratta di un obbligo che tutti dovrebbero assumersi, quello di mantenere una mente aperta, di coltivare dentro di noi un suolo fertile per vari stimoli e pensieri, perché chiunque ci dica "QUESTA è LA soluzione" puntando a una sola cosa, o ci sta mentendo o per lo meno sta generalizzando molto.
Se nel caso che ci stesse mentendo il suo interesse non è "risolvere" un problema se non "guadagnarsi il pane" approfittandosi della situazione, nel secondo sicuramente avrà una parte di ragione proponendo la sua specifica soluzione e noi gli crederemmo, ma la sua incapacità di ampliare la visione del suo agire non gli permetterá di affrontare propriamente le cause del problema.
Qualunque disturbo o problema che abbiamo è "multicasuale", ossia ha più "con-cause" che lo producono, per cui solo un lavoro olistico, ossia a 360 gradi può risolverlo.
Per questo motivo un professionista onesto ci dirà che "LE soluzioni sono MULTIPLE" e lui stesso fornirà differenti livelli di intervento e ci consiglierà altri professionisti che completino il suo lavoro.

In conclusione: la cultura dell'"Energia-Fonte di informazione" è abbastanza ampia per permetterci di aprire la nostra visione del mondo per percepire i differenti piani su sui si manifesta un problema. Come ci dice Watzlawick, "non è possibile non comunicare", per cui attraverso il concetto di "energia" che raccoglie anche sistemi alternativi di lavoro terapeutico, "non è possibile non trarre e inviare informazione" e quindi "non è possible non trarre o non inviare energia".
Viviamo immersi nell'Energia perchè viviamo immersi nell'Informazione, e ne facciamo parte alterando sistemi e universi interi semplicemente con la presenza. Solo quando prendiamo coscienza di questo possiamo conoscere la nostra realtà e affrontarla con strumenti appropriati.
Siamo esseri attivi che cambiamo e creiamo il nostro universo esperienziale. Dobbiamo solo prendere coscienza del nostro potere, di quello che possiamo apportare al mondo, della energia/informazione che percepiamo e generiamo.
Anche noi siamo parte di questa energia, non solo con le nostre azioni, ma anche con la semplice capacità di percepire l'iformazione, creiamo un cambio in tutto.
Energia è solo una grande parola che nasconde una filosofia di apertura assoluta. Si può prendere come metafora, come realtà ontologicamente certa, come concetto, ma quello che importa è che sia la chiave per il nostro sistema cognitivo, per sbloccare i limiti (auto)imposti della nostra conoscenza e prendere parte attivamente alla vita dell'organismo-umanità di cui siamo parte e riflesso.

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